Marketing Territoriale in Puglia e nel Gargano: Una Prospettiva Critica

Scritto da Enzo Dota
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Presidente Rete del Mediterraneo
CEO Localtourism.it

L'attuale dibattito sul presunto calo del turismo in Puglia, e in particolare nel Gargano, merita un'analisi più approfondita e obiettiva. Le recenti dichiarazioni che attribuiscono le difficoltà del settore a una "carenza di adeguato marketing comunicativo" sembrano ignorare una realtà più complessa e sfaccettata.
Innanzitutto, è prematuro trarre conclusioni definitive sulla stagione turistica quando questa è ancora in corso. I dati preliminari indicano addirittura un incremento delle presenze a giugno, suggerendo che le valutazioni affrettate possono essere fuorvianti.
La questione centrale non è tanto la mancanza di marketing, quanto piuttosto l'efficacia e l'appropriatezza delle strategie adottate finora. Da anni, ingenti risorse provenienti dalla tassa di soggiorno - che dovrebbe essere destinata a migliorare l'offerta turistica e i servizi locali - sembrano essere state allocate in modo poco efficiente. È legittimo chiedersi quali benefici tangibili abbiano portato questi investimenti al territorio del Gargano.
L'approccio di affidarsi a cosiddetti "guru" del marketing territoriale, spesso provenienti da fuori nazione, ha dimostrato i suoi limiti. Questa scelta ha non solo trascurato le competenze locali, ma ha anche portato a strategie che non sempre si sono dimostrate in sintonia con le peculiarità e le esigenze specifiche del territorio.
È paradossale che, nonostante la presenza di professionisti locali e nazionali con una solida esperienza nel marketing territoriale - riconosciuta anche a livello accademico - si continui a cercare soluzioni esterne. Questo approccio non solo sottovaluta le risorse interne, ma perpetua anche strategie che non hanno prodotto i risultati sperati.
Il problema della destagionalizzazione e della valorizzazione delle aree interne rimane irrisolto, nonostante anni di consulenze e progetti. Questo suggerisce che il vero nodo non sia la quantità di marketing, ma la qualità e la pertinenza delle strategie adottate.
È fondamentale ricordare che il successo turistico di molte destinazioni italiane non è il risultato di recenti campagne di marketing, ma di un patrimonio storico, culturale e naturale unico al mondo. Il Gargano non fa eccezione: possiede risorse straordinarie che, se valorizzate correttamente, potrebbero attrarre visitatori tutto l'anno.
La vera sfida per il Gargano non è semplicemente aumentare il volume del marketing, ma sviluppare un approccio integrato e sostenibile al turismo. Questo richiede:

Una maggiore collaborazione tra gli operatori locali, le istituzioni e gli esperti del territorio.
Un uso più efficiente e trasparente delle risorse provenienti dalla tassa di soggiorno.
Lo sviluppo di strategie di marketing basate sulle peculiarità uniche del Gargano, piuttosto che su modelli generici importati da altre realtà.
Un focus sulla qualità dell'esperienza turistica, migliorando le infrastrutture e i servizi.
La promozione di un turismo sostenibile che valorizzi non solo le coste, ma anche l'entroterra e le tradizioni locali.

In conclusione, attribuire le difficoltà del settore turistico nel Gargano a una semplice "carenza di marketing" è riduttivo e fuorviante. La vera sfida è ripensare l'approccio al turismo in modo olistico, valorizzando le risorse locali e sviluppando strategie che riflettano autenticamente l'identità e le potenzialità del territorio. Solo attraverso un impegno collettivo e una visione a lungo termine potremo costruire un futuro turistico sostenibile e prospero per il Gargano e l'intera Puglia.

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